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mercoledì 2 gennaio 2019

RALPH SPACCA INTERNET

di Matteo Marescalco

*recensione pubblicata per Point Blankhttps://www.pointblank.it/recensione-film/phil-johnston-e-rich-moore/ralph-spacca-internet


Anche ai margini del Regno delle Principesse Disney c'è vita. Lo aveva dimostrato, 7 anni fa, Ralph Spaccatutto, l'antagonista di un videogioco arcade impegnato a dimostrare ai suoi colleghi che sono le imperfezioni, i glitch e i disturbi nel sistema a strappare il cielo e a fornire vie di fuga in grado di aggirare i percorsi precostituiti. A dar vita alle nuove avventure di Ralph e Vanellope in Ralph Spacca Internet sono Phil Johnston e Rich Moore, lo stesso duo alle spalle di Ralph Spaccatutto e di Zootropolis. E si ritorna ancora in una sala buia o nel retrobottega di qualche bar in cui pulsano le luci di tanti videogiochi che offrono ore e ore di divertimento a 8-bit. Questa volta, però, c'è una novità. A causa di un incidente al volante del suo arcade, Vanellope rischia di rimanere senza vita. L'unica soluzione è uscire dalla gabbia della sala giochi ed immergersi nell'infinito universo di Internet, reso raggiungibile dalle autostrade virtuali inaugurate dall'arrivo del wi-fi. L'obiettivo è raggiungere Ebay, uno strano magazzino che vende oggetti in gran parte usati, ed ordinare un articolo di ricambio per il videogame di Vanellope. Ma, su Internet, ogni cosa ha un prezzo e quest'avventura potrebbe costare cara al forte sentimento di amicizia che lega Ralph e Vanellope. 

Uno dei principali pregi di Ralph Spacca Internet è aver trasformato il mondo del world wide web in qualcosa di tangibile e di fisico. Come accaduto in Inside Out, anche il film di Johnston e Moore prova a rendere palpabile l'impalpabile. Nel film Pixar, toccava alle emozioni primarie e ai labirinti dei sentimenti assumere un volto ed un aspetto; qui, il gigantesco universo di Internet è rappresentato come fosse un aeroporto del futuro. Metropolis, Blade Runner, la catena di montaggio Ford e King Kong sono i primi spettri referenziali che vengono in mente. Il caos nevrotico dell'universo digitale è riprodotto in ogni sfumatura. Infatti, a trovare spazio è sia Oh My Disney, il sito ufficiale del colosso americano rappresentato, ovviamente, come un gigantesco castello-parco di divertimenti che ospita al suo interno tutte le creature Disney, sia l'anfratto periferico del darknet, popolato da pop-up e malware con felpe e cappuccio.

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