L'ennesima magia targata Disney arriva nelle sale il giorno di Halloween, inevitabile richiamo per famiglie e bambini. Cosa fare nel giorno più spaventoso dell'anno se non sdraiarsi sul divano e dedicarsi ad una lunga maratona di horror per adolescenti? Probabilmente, sarebbe ancora meglio andare al cinema e restare incantati dinnanzi alla magnificenza che caratterizza l'aspetto visivo de Lo Schiaccianoci, nato dal racconto di E.T.A. Hoffmann e reso immortale dal celebre balletto di Cajkovskij. Ottant'anni dopo il celebre inserto nel capolavoro Disney, Fantasia, la casa dalle grandi orecchie si riappropria del grande classico, traslandolo nuovamente sullo schermo che, al buio della sala, dà sfogo ai nostri più sfavillanti sogni.
Diretto da Lasse Hallstrom, il film è stato completato da Joe Johnston, che ha firmato 32 giorni di riprese aggiuntive (che il cambio in cabina di regia fosse un cattivo auspicio?). Lo Schiaccianoci e i quattro regni racconta la storia di Clara, una bambina che, durante la sera della Vigilia di Natale, riceve in dono un misterioso scrigno da parte della madre, deceduta da poco. Per aprirlo, la giovane donna dovrà necessariamente trovare una chiave speciale. Un filo d'oro, ricevuto durante la festa natalizia da parte del suo padrino, la conduce alla chiave ma, soprattutto, la trasporta in un mondo parallelo in cui i giocattoli si trasformano in veri esseri umani. Ma il meccanismo può funzionare anche all'inverso.

Come romanzo di formazione, l'ultimo film Disney non funziona e, anzi, delude perché, in primis, mancano cuore e sentimenti. Ogni elemento sembra vittima della magia che trasforma gli esseri umani in semplici balocchi. Oggetti sicuramente belli a vedersi ma pur sempre privi di anima.
Nessun commento:
Posta un commento