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martedì 25 settembre 2018

RICCHI DI FANTASIA

di Matteo Marescalco


Sergio è un geometra fallito che, a causa della crisi, è costretto a lavorare come carpentiere a domicilio e come manovale. Vive un matrimonio infelice e porta avanti una relazione extra-coniugale con l’ex cantante Sabrina. Tuttavia, i due sono impossibilitati a lasciare le rispettive famiglie a causa delle ristrettezze economiche in cui si trovano a vivere. La situazione sembra cambiare quando i colleghi di lavoro di Sergio si vendicano delle sue ripetute goliardie, facendogli credere di aver vinto ben 3 milioni di euro alla lotteria. Convinto di essere ricco, Sergio abbandona improvvisamente la mediocrità della sua vita, partendo in compagnia di Sabrina e dei rispettivi parenti. Ma la fantasia si infrange prepotentemente contro la realtà e la verità emerge lentamente. Quando i due amanti scoprono che non c’è nessuna vincita, decidono di non svelarlo a nessuno e trascinano le famiglie in un viaggio dalla periferia romana alla Puglia. 
Per la prima volta nella loro carriera, Sergio Castellitto e Sabrina Ferilli recitano insieme in questo film diretto da Francesco Miccichè. I due sono attorniati da un ottimo cast che fa leva anche su Paolo Calabresi, Valeria Fabrizi, Matilde Gioli e Antonio Catania, interpreti di personaggi che ricordano da vicino quelli della tradizionale commedia all’italiana. Il film è strettamente ancorato alla realtà e tenta di raccontare l’oggi assumendo una prospettiva leggera, con la speranza che viene incarnata da Sergio, guascone dall’inesauribile ottimismo. Lungo tutto l’arco del film, si respira la rabbia e la frustrazione dei giorni nostri, sempre bilanciati da quel tocco “fantasioso” che alleggerisce e bilancia. Ovviamente, Ricchi di fantasia rimane pur sempre un film di finzione che non pretende di dare risposte ma si limita a raccontare una storia verosimile. A dominare il cuore della vicenda è un percorso di conoscenza di due famiglie, che si spostano dal triste contesto contadino alla luce dei paesini del sud.
‹‹La tristezza è un lusso che i poveri non si possono permettere››. È il sogno di un futuro migliore per i propri figli a consentire a Sergio e a Sabrina di credere ancora in ciò che li circonda e di evitare di perdere la dignità che rimane loro. Ricchi di fantasia riesce a costruire un breve romanzo popolare attraverso lo sfruttamento dell’archivio di forme della commedia all’italiana. Di fronte alle difficoltà della vita, a volte, il cinema può davvero guarire l’anima.

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