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venerdì 22 dicembre 2017

TOP 10+1 DEL 2017

di Matteo Marescalco

Fine anno. Ancora una volta, tempo di classifiche. La Top 10+1 include film la cui prima proiezione italiana (nell'ambito di festival o rassegne) è avvenuta nel corso del 2017 e non implica che il film sia effettivamente uscito in Italia durante l'anno. I titoli in classifica sono in ordine sparso.

THE SHAPE OF WATER di Guillermo del Toro
Opera della maturità per Guillermo del Toro, vincitore del Leone d'Oro all'ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia con questa straordinaria fiaba sulla principessa senza voce. Dopo Il labirinto del fauno, del Toro fonde nuovamente fiaba e realtà regalando agli spettatori un dramma d'amore di rara potenza. Omaggio al dispositivo cinematografico, ai monster movies della Universal, fuga da una realtà ordinaria che uccide e che colpisce per i segreti che nasconde, The Shape of Water spinge lo sguardo verso un universo soltanto immaginato, ma non per questo privo della possibilità di esistere. Senza dubbio, è stato il nostro film preferito del 2017. Arriverà nelle sale italiane il 14 Febbraio 2018. 

BORG MCENROE di Janus Metz
Finale di Wimbledon del 5 Luglio 1980. A sfidarsi sono Bjorn Borg e John McEnroe. L'iceberg svedese e il ragazzaccio americano. Il più archetipico dualismo western infiamma il campo da tennis e restituisce agli spettatori una delle partite più iconiche di tutti i tempi. Durante l'arco del racconto, lo sport rimane un elemento marginale che, piuttosto, scandisce la forma del film: un magistrale gioco di diritti e di rovesci che mantiene con il fiato sospeso e restituisce l'intensità di una costruzione in tre atti da manuale. Niente di particolarmente sofisticato ma soltanto l'attenta struttura di un film dallo svolgimento classico che ha saggiamente puntato tutto sullo sviluppo di un'ottima sceneggiatura.

RYUICHI SAKAMOTO: CODA di Stephen Schible
Compositore multiforme e dagli interessi svariatissimi, Ryuichi Sakamoto è l'assoluto protagonista di questo documentario presentato all'ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Suggestivo e ricco di spunti, Coda riesce a cogliere il momento dell'atto creativo del compositore orientale. Pur non avendo uno schema drammaturgico netto, il documentario colpisce per la propria delicatezza nell'evitare ogni agiografia. Una perla da non lasciarsi scappare!

AUTOPSY di Andrè Ovredal
Efficace thriller presentato a Toronto nel 2016 ed arrivato in Italia a Marzo 2017, osannato da Stephen King e Guillermo del Toro. Il cadavere di una ragazza sconosciuta viene ritrovato in un seminterrato in seguito ad un omicidio. Il corpo della donna è perfettamente conservato all'esterno ma all'interno presenta una serie di elementi che farebbero pensare a torture e ad indicibili violenze. Costruito in un unico ambiente chiuso e nel corso di una notte, Autopsy è un ottimo esercizio di stile sulla costruzione del terrore. La presenza di numerosi jumpscares non inficia mai la coesione del racconto e le veloci dinamiche della narrazione.

THE WAR-IL PIANETA DELLE SCIMMIE di Matt Reeves
Terzo episodio della trilogia reboot dedicata al mondo del pianeta delle scimmie. Al timone, questa volta, c'è Matt Reeves, padre di Cloverfield. Vero homecoming dell'anno, The War compie un viaggio lungo il cinema, alla ricerca di un futuro (e di una nuova casa/dispositivo) da garantire ai suoi corpi iconici, regalando una storia di ammaliante potenza archetipica. Raccontando tenebre e fantasmi di ogni cuore, senza mai dimenticare la forza che le emozioni rivestono nell'ambito delle narrazioni popolari condivise. 

GET OUT di Jordan Peele
I nomi di James Wan e Jason Blum hanno caratterizzato pressochè ogni prodotto horror che negli ultimi anni è riuscito ad attirare l'attenzione di critica e di pubblico, portando a casa eccellenti consensi. Ancora una volta, nel caso di Get Out tocca a Jason Blum. Piccolo film indipendente, diretto da un noto attore comico americano, Get Out si sviluppa sul binario della satira horror. Una ragazza bianca presenta il proprio fidanzato nero alla famiglia dalla mentalità progressista (che vota Obama). Ne accadranno delle belle. Tutti ne hanno parlato e lo hanno lodato. E' decisamente arrivato il momento di (ri)vederlo!

FAST AND FURIOUS 8 di F. Gary Gray
L'ottavo episodio di una delle maggiori saghe del cinema americano contemporaneo è anche il miglior blockbuster dell'anno. Adrenalinico e totalizzante, in grado di prendere per il collo lo spettatore e trasportarlo in un vortice di dinamismo senza pari. Già il settimo capitolo (diretto da James Wan) dimostrava una consapevolezza di sè che è totalmente sconosciuta a molti film mainstream e riusciva a riflettere sulle modalità attraverso cui le tecnologie digitali hanno mutato la percezione dello spettacolo analogico. Non lasciatevi traviare dall'idea di spettacolo becero del brand Fast & Furious. Il settimo e l'ottavo capitolo meritano davvero la vostra attenzione!

Al netto della straordinaria bellezza di Coco di Lee Unkrich, in uscita nelle sale nei prossimi giorni, la nostra attenzione è stata stuzzicata da altri due prodotti di animazione. Baby Boss della Dreamworks e Lego Batman. Il primo è una commedia dirompente che alterna sequenze classiche in CGI a scene bidimensionali che rappresentano gli slanci immaginativi di uno dei personaggi protagonisti. Ottimo per qualità e dettagli dell'animazione ma anche per trovate narrative. Il secondo narra le avventure di un Batman triste e solitario, all'interno di un racconto che pullula di richiami ad altre pellicole. Prodotto geniale da gustare sotto le feste!

SPIELBERG di Susan Lacy
Presentato all'ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, Spielberg è un documentario targato HBO e dedicato al maggiore storyteller del cinema americano contemporaneo. Che dire? Nulla di nuovo sul fronte Spielberg. Si tratta di un lungo percorso di 2 ore e mezza che catapultano lo spettatore nell'immaginario spielberghiano, che analizza il suo narrare per immagini e le tematiche dei suoi film, spingendo verso un loro inevitabile rewatch. 

RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA di Hirokazu Kore'eda
Presentato a Cannes 2016 ma arrivato in Italia a Maggio 2017. Lo scorrere del tempo al cinema non è mai stato così dolce e malinconico come in questo film di Hirokazu Kore'eda. Due ore di vita sviluppate con la naturalezza di un qualsiasi evento quotidiano che coinvolge e stupisce. Ritratto di famiglia con tempesta è un film alle prese con lo scarto tra illusioni e sogni infantili e cambiamenti irreversibili dell'età adulta, quando si fa i conti con il proprio passato sperando di non restare delusi ma consapevoli del fatto che è quasi impossibile realizzare le aspettative della propria fanciullezza.

MASTER OF NONE 2/MINDHUNTER di Aziz Ansari/David Fincher
Dev Shah è un master of none: capace in tutto, maestro di niente. L'oggetto della serie tv di Aziz Ansari è la vita di un ragazzo di una trentina d'anni che cerca di trovare un equilibrio tra la vita sentimentale, le amicizie, l'ambizione, la famiglia e il proprio lavoro. Ansari laura sulle debolezze, le paure e i punti di forza della sua generazione. E lo fa costruendo un forte discorso che fa leva sulle questione di genere e razza, sempre con grazia e leggerezza, attraverso una scrittura simile a quella di Woody Allen. Di sicuro, la seconda stagione è stata il nostro colpo di fulmine dell'anno insieme a Mindhunter di David Fincher. In questo caso, è meglio parlare poco. Vi resterà più tempo per fiondarvi su Netflix e guardare la serie!

3 commenti:

  1. entrano di diritto nella mia lista dei "prometto di vedere nel 2018"
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    :/ non ne ho visto manco uno...

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    Risposte
    1. Per Lego Batman impazzirai! Su Fast & Furious ho serissime difficoltà a credere che lo vedrai :p

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    2. F&F lo metto in fondo alla lista, così se capita per sbaglio lo vedo...

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