Con molta calma, 15 anni dopo il primo episodio e 7 anni dopo il secondo, arriva la chiusura della saga dedicata alla spia più idiota del mondo, Johnny English, brillantemente impersonata dalla star inglese Rowan Atkinson.
Giunto al terzo episodio della trilogia, English insegna Geografia in un istituto scolastico ma non riesce a non tramandare i rudimenti del mestiere ai suoi giovanissimi allievi. Quando un attacco hacker colpisce i database dell'MI7, i servizi britannici inglesi sono costretti a richiamare sul campo la vecchia guardia. Il contrasto ilare tra analogico delle vecchie abitudini di English e digitale della nuova tecnologia è netto e provoca non poche risate. Tornare ad essere pienamente operativo non sarà facile. L'agente segreto non riesce ad adattarsi allo smartphone e provocherà diverse catastrofi con esiti alterni. In un turbinio di situazioni tragicomiche, English ne uscirà ancora una volta da vincitore.
Nonostante il lungo lasso di tempo dal primo capitolo, possiamo dire che Rowan Atkinson non ha minimamente perso lo smalto ma è tornato a vestire i panni della controparte di James Bond in modo alquanto brillante. Tra balbettii, gag fisiche e battute affilate, la parodia procede alla grande e riesce a tenere lo spettatore incollato alla poltrona. Nonostante la trama sia già vista, la noia non attanaglia mai grazie ad una serie di divertenti gag impersonate da Emma Thompson ed Olga Kurylenko. Insomma, probabilmente Johnny English non sarà un perfetto agente segreto ma è, senza dubbio, l'unico che al momento ci meritiamo.
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