Chi ha detto che esiste un solo e unico Spider Man?
Dopo il debutto nel mondo del cinema nel lontano 2002 nel film diretto da Sam Raimi, che avrebbe dato vita ad una trilogia, il supereroe creato da Stan Lee ha cambiato volto e ha continuato la sua esistenza in due episodi di Amazing Spider Man di Marc Webb e, infine, in Spider Man: Homecoming è entrato a far parte del team degli Avengers.
Prima di Spider Man - Un Nuovo Universo, però, l'Uomo Ragno non aveva mai abbracciato il mondo dell'animazione cinematografica. Il suo debutto in tal senso arriva nel film diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman e sceneggiato e prodotto da Phil Lord e Christopher Miller, due dei maggiori talenti del cinema americano contemporaneo. E, in effetti, l'operazione di svecchiamento funziona alla grande ed attesta il film come uno dei più riusciti di questo già ricco periodo natalizio.
Il lungometraggio animato racconta la storia di Miles Morales, un timido ed impacciato ragazzino che è appena entrato in una scuola esclusiva in cui, però, si sente fuori luogo. Il rapporto con il padre poliziotto non è dei migliori e Miles si rifugia spesso e volentieri dallo zio, che asseconda la sua passione da street artist. Durante un'escursione nei sotterranei di New York, il ragazzo viene morso da un ragno radioattivo e viene a conoscenza di un esperimento nucleare organizzato da Kingpin. Sconvolto dai suoi nuovi poteri che sembrano somigliare proprio a quelli dell'Uomo Ragno, Miles assiste anche all'omicido di Spider Man e alla fine dei sogni di speranza del popolo newyorkese. I ripetuti esperimenti di Kingpin finiscono per aprire un portale interdimensionale che trasporta nella dimensione di Miles gli Spider Man di una serie di universi paralleli.
Se pensate che una trama del genere possa essere una pazzia è perchè non avete ancora visto il film! Straordinario nella resa cromatica che allontana il fotorealismo, Spider Man - Un Nuovo Universo riesce incredibilmente ad emulare lo stile dei fumetti, inserendo anche onomatopee e pallini tipici della retinatura. Il film fonde la realizzazione in CGI con lo stile fumettoso e crea un universo in cui i nerd sguazzeranno con l'acquolina alla bocca. L'animazione scatenata va anche a suon di musica e moltiplica situazioni, stili e varianti. Non mancano i momenti urbani, una fuga nella giungla e in un laboratorio hi-tech. I generi si mescolano tra loro sottostando sempre alla superiorità del segno grafico. Per questo motivo, anche in sequenze a breve distanza reciproca, è possibile trovare uno stile pittorico, il bianco e nero, l'estetica dei manga giapponesi e persino quella dei Looney Tunes.
Ovviamente, non mancano neppure le strizzatine d'occhio ai precedenti episodi filmici dedicati a Spider Man. Insomma, il film curato da Lord e Miller dimostra le innumerevoli strade che l'animazione può intraprendere e le pressochè infinite possibilità di sperimentazione che rinnoverebbero ulteriormente uno dei reparti cinematografici più all'avanguardia nel cinema contemporaneo.
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