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lunedì 10 settembre 2018

RICORDI?

di Matteo Marescalco

*recensione pubblicata per Point Blank: https://www.pointblank.it/recensione-film/valerio-mieli/ricordi

È un interrogativo a dare il titolo all’ultimo film di Valerio Mieli, presentato alla 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia (nella sezione Giornate degli Autori) ben nove anni dopo Dieci Inverni, piccolo gioiello che ha affermato il regista come uno dei talenti più interessanti del cinema italiano. Dal primo film, la partitura non cambia più di tanto: il tempo continua ad essere l’elemento portante su cui scolpire una storia. Tra la nebbia e i sotoporteghi lagunari di Dieci Inverni, Camilla e Silvestro testavano la possibilità di essere una coppia con la cadenza stagionale dettata dal titolo. Molto simile al primo film per mood e umanità, Ricordi? si svincola da una logica narrativa lineare per abbracciare, attraverso quelle che potremmo definire soggettive emozionali, la forza universale dei sentimenti.
 
Il film costruisce la propria specificità su una logica che risponde al tempo interiore dei protagonisti, convinti che sia possibile risolvere i problemi del presente attraverso la rievocazione di eventi ormai trascorsi. In principio di ogni cosa c’è uno sguardo e una breve chiacchierata. Lui (Luca Marinelli) è un romantico e crede che ogni inizio nasconda in sé anche una fine; lei (Linda Caridi) è allegra e portatrice di una purezza che la porta a vivere sempre il presente con il massimo della tenerezza possibile. In mezzo a loro il tempo, agente imperturbabile che rallenta e velocizza il mondo a suo gradimento, e gli attimi che sfumano e non tornano mai più, se non sotto forma di ricordo.

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