Sergio è un geometra
fallito che, a causa della crisi, è costretto a lavorare come carpentiere a
domicilio e come manovale. Vive un matrimonio infelice e porta avanti una
relazione extra-coniugale con l’ex cantante Sabrina. Tuttavia, i due sono
impossibilitati a lasciare le rispettive famiglie a causa delle ristrettezze
economiche in cui si trovano a vivere. La situazione sembra cambiare quando i
colleghi di lavoro di Sergio si vendicano delle sue ripetute goliardie,
facendogli credere di aver vinto ben 3 milioni di euro alla lotteria. Convinto
di essere ricco, Sergio abbandona improvvisamente la mediocrità della sua vita,
partendo in compagnia di Sabrina e dei rispettivi parenti. Ma la fantasia si
infrange prepotentemente contro la realtà e la verità emerge lentamente. Quando
i due amanti scoprono che non c’è nessuna vincita, decidono di non svelarlo a
nessuno e trascinano le famiglie in un viaggio dalla periferia romana alla
Puglia.
Per la prima volta
nella loro carriera, Sergio Castellitto e Sabrina Ferilli recitano insieme in
questo film diretto da Francesco Miccichè. I due sono attorniati da un ottimo
cast che fa leva anche su Paolo Calabresi, Valeria Fabrizi, Matilde Gioli e
Antonio Catania, interpreti di personaggi che ricordano da vicino quelli della
tradizionale commedia all’italiana. Il film è strettamente ancorato alla realtà
e tenta di raccontare l’oggi assumendo una prospettiva leggera, con la speranza
che viene incarnata da Sergio, guascone dall’inesauribile ottimismo. Lungo
tutto l’arco del film, si respira la rabbia e la frustrazione dei giorni
nostri, sempre bilanciati da quel tocco “fantasioso” che alleggerisce e
bilancia. Ovviamente, Ricchi di fantasia rimane pur sempre un film di finzione
che non pretende di dare risposte ma si limita a raccontare una storia
verosimile. A dominare il cuore della vicenda è un percorso di conoscenza di
due famiglie, che si spostano dal triste contesto contadino alla luce dei
paesini del sud.
‹‹La tristezza è un
lusso che i poveri non si possono permettere››. È il sogno di un futuro
migliore per i propri figli a consentire a Sergio e a Sabrina di credere ancora
in ciò che li circonda e di evitare di perdere la dignità che rimane loro. Ricchi
di fantasia riesce a costruire un breve romanzo popolare attraverso lo
sfruttamento dell’archivio di forme della commedia all’italiana. Di fronte alle
difficoltà della vita, a volte, il cinema può davvero guarire l’anima.
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