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giovedì 7 marzo 2019

CAPTAIN MARVEL

di Maria Concetta Fontana

Sono trascorsi più di dieci anni da Iron Man, il primo cinecomic tratto dall’universo fumettistico della Marvel. Da allora sono stati prodotti venti film, ma, soltanto durante lo scorso anno, è uscita nelle sale cinematografiche una pellicola con un cast composto principalmente da attori di colore, il Black Panther che ai recenti Oscar si è aggiudicato ben tre statuette. Adesso, a due giorni dall’8 marzo, arriva finalmente anche il primo film con una protagonista femminile: Captain Marvel. A darle il volto è Brie Larson (miglior attrice protagonista agli Academy Awards 2016) accompagnata da altri nomi importanti come Jude Law e Samuel L. Jackson. Quest’ultimo, in particolare, ringiovanito di parecchi anni grazie alle sofisticate tecniche digitali di de-aging. Inoltre, proprio come in Wonder Woman della DC, non soltanto il personaggio principale ma anche la regia è in parte in mano a una donna, dal momento che la pellicola è stata co-diretta da Anna Boden, autrice pure della sceneggiatura.

Ma, prima di essere Captain Marvel, la protagonista è Carol Danvers, una giovane che ormai da qualche anno vive insieme ai Kree, razza di nobili guerrieri che dopo un grave incidente l’hanno guarita e le hanno donato incredibili superpoteri. Sebbene sia passato molto tempo da quel giorno, le notti di Danvers continuano ad essere disturbate dai flashback che le riportano alle mente immagini che non riesce a spiegarsi, a causa della perdita di memoria. Le cose sono destinate a cambiare durante la missione che vedrà i Kree scontrarsi con gli Skrull, esseri mutaforma che minacciano la pace. Infatti, in seguito alla battaglia la protagonista si ritroverà nel pianeta C-53, che altro non è che la Terra, un luogo importante dove incontrerà il capitano Fury e comincerà a fare chiarezza sul proprio passato e quindi sulla sua identità.

Per quanto già nella prima sequenza del film sia da subito messa in mostra la forza di Vers, la giovane non è sempre stata così, non essendo una supereroina per nascita ma avendo dovuto lottare per diventare tale, superando difficoltà e pregiudizi. Il suo sogno era quello di volare e, grazie alla caparbietà e all'atteggiamento strafottente, ben espresso dallo sguardo fiero, è riuscita ad ottenere ciò che voleva, rialzandosi dopo ogni caduta. Ed è proprio questo che la rende una vera guerriera, non i poteri straordinari che ha ricevuto in dono ma la forza di volontà che possedeva prima. L'origin story di questa supereroina viene costruita attraverso un assembramento di pezzi: da una parte, una serie di flashback confusi sul suo passato e, dall’altra, ciò che si scopre man mano che si procede con la narrazione nel presente. In particolare, l’ambientazione è degli anni ’90 come evidenziano i riferimenti musicali, visivi e la lentezza della connessione internet, nonché la presenza degli iconici Blockbuster, allora negli anni d’oro, in cui Vers precipita.

La caratterizzazione di Captain Marvel è in linea con quella dei restanti personaggi dell’universo nato da Stan Lee (omaggiato nell’intro con un logo Marvel interamente dedicato a lui): una supereroina dotata di poteri incredibili che deve imparare ad utilizzarli ma soprattutto che deve scoprire chi è realmente. Immancabile anche il classico humor che mescola il lato ironico alla spavalderia dei protagonisti e che si realizza in particolare tramite i siparietti comici tra Fury e Vers, a cui si unisce una dolcissima e misteriosa gatta.

In generale, Captain Marvel è una pellicola che punta molto sull’azione, con battaglie interessanti a
 livello visivo grazie anche alle ambientazioni nello spazio, ma che non coinvolge particolarmente per la sua trama. Infatti sono poco indagati i legami emotivi tra i vari personaggi, che sembrano semplicemente un contorno. Così Vers resta un’eroina sicuramente da ammirare, utile alle bambine e alle ragazzine che finalmente potranno immedesimarsi in una protagonista femminile della Marvel, ma che appare un po’ fredda, forse troppo perfetta, e a cui per tale ragione non ci si affeziona molto.

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