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domenica 25 novembre 2018

ANIMALI FANTASTICI-I CRIMINI DI GRINDELWALD

di Matteo Marescalco

*recensione pubblicata per Point Blank: https://www.pointblank.it/recensione-film/david-yates/animali-fantastici-i-crimini-di-grindelwald


Chewbe, siamo a casa.
È innegabile che, per i nati nel corso degli anni Novanta, la saga creata da J.K. Rowling sia stata l'equivalente letterario dell'impasto filmico nato dalla mente di George Lucas e destinato a cambiare per sempre la storia del cinema americano. Harry Potter è l'anno zero dell'immaginario collettivo contemporaneo. Dal 1997, c'è un prima e un dopo Harry Potter. Ovviamente, non si tratta semplicemente di un fenomeno di marketing ma di una mitologia che, negli anni in corso, sta per raggiungere la maturità. I bambini che, circa due decenni fa, si accingevano a leggere le avventure di Harry, Ron ed Hermione e a fare i conti con le proprie paure e con l'importanza dei sentimenti sono i trentenni di oggi a cui è principalmente rivolta la nuova pentalogia prequel e spin-off di Animali Fantastici, giunta qui al suo secondo episodio. 

A tornare in cabina di regia per Animali Fantastici-I Crimini di Grindelwald è David Yates, in apparenza il meno potteriano e magico dei registi che hanno trasposto al cinema le avventure del maghetto. In questo episodio di transizione, inizia tutto con una fuga, a legittimare la piena coincidenza tra la condizione elogiata da Henry Laborit e l'idea di un costante cambiamento. D'altronde, proprio la metamorfosi è alla base dell'espediente che consente di evadere a Gellert Grindelwald, il mago oscuro più potente di tutti i tempi prima dell'arrivo di Lord Voldemort. Il suo obiettivo è quello di radunare i suoi seguaci e lanciarsi sulle tracce di Credence, l'Obscuriale protagonista di Animali Fantastici e Dove Trovarli. In seguito alla fuga di Grindelwald, Albus Silente chiama a rapporto il giovane Newt Scamander e lo incarica di cercare il ragazzo che avrà un ruolo fondamentale per la sconfitta del mago oscuro. 

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