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giovedì 12 ottobre 2017

MONSTER FAMILY

di Matteo Marescalco

Il 31 Ottobre è in dirittura d'arrivo e porterà con sé una serie di film strettamente tematici. Si va dal restauro di un classico horror che verrà riproposto nelle sale per tre giorni (Shining di Stanley Kubrick) ai thriller L'uomo di neve e La ragazza nella nebbia, fino ad IT di Andy Muschietti e tratto dal caposaldo della letteratura contemporanea di Stephen King.
In tale contesto si colloca Monster Family di Holger Tappe, film d'animazione che flirta con la commedia ed il genere horror per famiglie (sorge spontaneo pensare ad Hocus Pocus di Kenny Ortega, capostipite di prodotti del genere, ma anche ai recenti Monster House e Paranorman).

Emma Wishbone è la proprietaria di una libreria sull'orlo del fallimento; suo marito, Frank, è tiranneggiato dal suo capo  e trascorre tutto il giorno a lavorare; la figlia, Fay, sta vivendo gli anni dell'adolescenza ed il fratellino, Max, è un secchione che viene bullizzato continuamente dai compagni di scuola. Credendo di effettuare una telefonata verso un negozio di costumi per Halloween, Emma entra in realtà in contatto con Dracula che resta attratto dalla sua voce e dal fatto di poter parlare con qualcuno dopo secoli di solitudine. Decide così di inviare una baba jaga dalla famiglia Wishbone e di trasformare i suoi componenti in mostri. Emma diventa una vampira pronta per essere sposata da Dracula; Frank, Fay e Max vengono rispettivamente trasformati in Frankenstein, in una mummia ed in un cucciolo di lupo mannaro. Nonostante il trauma, la famiglia dovrà riuscire a restare unita ed annullare l'incantesimo della baba jaga.

Monster Family è un film d'animazione rigorosamente rivolto alle famiglie con un occhio particolare ai più piccini. Difficile quindi trovare elementi disturbanti e, purtroppo, vagamente interessanti. Il regista pone il suo prodotto lungo un binario ben rodato, fatto di battute infantili e di risate più o meno imbarazzanti dettate da flatulenze varie e da immagini poco felici (dita nel naso ed eventi simili). Ogni aspetto del film è troppo scritto ed organizzato a tavolino: finisce, in tal modo, per attingere ai più banali stereotipi del genere, sia nella trattazione dei personaggi umani sia dei mostri. Tolta la parentesi musicale iniziale (che avrebbe potuto fungere da percorso alternativo e fecondo), il terreno battuto è quello della comicità e del percorso di crescita dei personaggi. Inevitabile il lieto fine con i bulli che si redimono e la famiglia che intraprende un cambiamento rispetto all'inizio della vicenda. Nulla di nuovo, insomma.

D'altronde è difficile che una famiglia si rechi al cinema nel periodo di Halloween alla ricerca di un prodotto d'animazione particolarmente elaborato e denso di idee. Certe cose lasciamole fare alla Pixar. Monster Family è utile per trascorrere un pomeriggio in un cinema, il luogo della meraviglia per eccellenza. E oggigiorno meravigliarsi un po' e aprire gli occhi al fantastico non fa poi così male.

1 commento:

  1. non ero convinta che sarei andata al cinema a vedere questo film
    sono una fan dell'animazione, e potenzialmente questo film potrebbe pure piacermi, però al cinema?
    boh, forse anche no

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