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lunedì 2 ottobre 2017

MISS SLOANE

di Matteo Marescalco

*recensione pubblicata per Point Blank

«É necessario cambiare la narrazione. Le armi sono un potere femminile». 

Prende avvento da questa frase, pronunciata da uno dei lobbisti conservatori dell'ultimo film di John Madden, il racconto sull'intransigente Miss Sloane, donna automa, completamente anaffettiva, dipendente da svariati prodotti farmaceutici ed in preda a crisi di sonno. Nonchè impiegata, che ha sempre svolto il proprio lavoro in modo pressochè eccellente, presso un'agenzia lobbistica legata all'area conservatrice del governo americano. Quando le viene ventilata l'ipotesi di adesione ad una campagna che miri al supporto delle aziende che producono armi, Elizabeth Sloane decide di abbandonare il proprio ambiente di lavoro e di schierarsi dalla parte opposta: a favore di una legge sul controllo e sulla regolamentazione del loro uso all'interno degli Stati Uniti d'America. Discriminante fondamentale per la sua decisione riguarda il condizionamento di un segmento di opinione pubblica -il target femminile- che i lobbisti delle armi prendono difficilmente in considerazione.

 

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