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mercoledì 22 giugno 2016

THE CONJURING - IL CASO ENFIELD

di Egidio Matinata

Un film di James Wan. Con Vera Farmiga, Patrick Wilson, Frances O’Connor, Madison Wolfe, Simon McBurney, Franka Potente. Horror, Drammatico. USA/UK. Durata: 133 minuti.

Ed Warren è inquadrato in primo piano e il suo volto occupa la metà sinistra dello schermo, il suo braccio sinistro tende all’indietro e in mano ha un ciondolo con un crocifisso; nella parte destra, fuori fuoco, una bambina forse posseduta siede su una poltrona logora, mentre attende di essere interrogata. Ed inizia a porre le domande, ma a rispondere non è la voce della bambina, bensì quella di un uomo vecchio; mentre l’interrogatorio va avanti la forma che occupa la parte destra, sempre fuori fuoco, inizia a mutare prima in modo impercettibile e poi man mano di più. La voce invece continua ad essere cupa e spaventosa.

In questa scena fondamentale ci sono tutti gli elementi che rendono questo film un grande film: la profonda conoscenza del genere horror, la consapevolezza cinematografica e il talento artistico che permette di poter innovare, creare nuove forme e soluzioni visive. James Wan si conferma sempre più come uno dei maestri dell’horror contemporaneo (tra i suoi lavori ci sono Saw, Dead Silence, Insidious e L’Evocazione), capace di creare saghe di successo dal punto di vista commerciale e che abbiano anche qualcosa da dire e soprattutto da mostrare ad un pubblico ferrato sul cinema di genere (e non solo). Ciò che convince fin da subito è la solidità della storia (anche se molto simile al primo capitolo) e dei personaggi, oltre alla ricostruzione del contesto sociale e dell’ambiente in cui ha luogo la vicenda. Vera Farmiga e Patrick Wilson tornano nel ruolo di Lorraine e Ed Warren che, in una delle loro più terrificanti indagini paranormali, si recano a Londra per aiutare una madre single che vive da sola con quattro bambini in una casa infestata da spiriti malvagi. Coniugando la storia dei Warren con la storia della famiglia colpita da questo male sovrannaturale, Wan e i suoi sceneggiatori riescono a non ripetersi ma a ricreare situazioni nuove in luoghi familiari. Ma soprattutto, come detto, i punti forti del film sono la caratterizzazione dei personaggi, l’intrecciarsi delle vicende personali con la storia principale, e la messa in scena. Oltre alla scena citata all’inizio ce ne sono almeno altre tre o quattro davvero straordinarie: senza entrare nel dettaglio una ha a che fare con una trasformazione, mentre un’altra (forse la migliore in assoluto) con un quadro.

The Conjuring-Il caso Enfield è un film impeccabile da ogni punto di vista. Anche la durata anomala per un prodotto del genere (2 ore e 13 minuti) non scalfisce minimamente la compattezza del prodotto, perché come ogni opera degna di questo nome riesce a muovere le leve delle emozioni. Paura e drammaticità si amalgamano alla perfezione, non mettendo da parte l’intrattenimento ma, anzi, valorizzandolo attraverso la forma. Questo è grande cinema.

1 commento:

  1. Il primo era ottimo (lo spinoff Annabelle molto meno...), aspetto anche questo con curiosità!

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