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mercoledì 29 gennaio 2020

DOLITTLE

di Matteo Marescalco

John Dolittle è un medico prodigioso con il dono di parlare agli animali. Nella magione del dottore, ognuno parla la propria lingua, eppure tutti si comprendono e sono affabili e cortesi gli uni con gli altri. John conduce le sue ricerche insieme alla moglie l'amatissima Lily. La sua morte, però, getta Dolittle nello sconforto. In preda alla tristezza, il dottore rinuncia a tutto e chiude le porte del suo ospedale-riserva per animali. Quando la Regina gli chiede indirettamente di svolgere una missione per lei, il medico, pur tra mille paure, tornerà ad assaporare il gusto dolce-amaro dell'esistenza. 

Bersagliato inspiegabilmente dalla critica e bocciato dal pubblico in numerosissimi test-screening, questo film ha diversi pregi, tra cui quello inveterato di saper costruire un'avventura bigger than life. La missione in cui si getterà a capofitto John Dolittle consiste nella ricerca dello spirito dell'avventura che il dottore credeva di aver perso dopo la morte della moglie. Comprendere gli altri, capire i nostri simili e i diversi da noi è il punto principale per aprirsi al futuro. Senza le differenze che rendono preziosi gli esseri umani, non esisterebbe alcuna possibilità di dialogo e di costruzione di dialettica. 

Robert Downey Jr. mette molto del suo in questo personaggio che somiglia molto a Jack Sparrow ma che, a differenza sua, è orientato all'edificazione di qualcosa di veramente utile. Ovviamente, quindi, lo scopo didascalico del film è palese. Tuttavia, Dolittle non viene mai appesantito ma riesce puntualmente a far convivere l'aspetto più ludico con quello più serio e riflessivo, consentendo ai più grandi di commuoversi in diverse occasioni e ai più piccoli di volare sulle ali della fantasia, facendo tesoro di importanti insegnamenti. 

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