A partire dal 2000, il franchise di X-Men ha raggiunto la cifra incredibile di ben 11 film, per lo più diretti da Bryan Singer. Da domani arriverà in sala X-Men: Dark Phoenix, l'ultimo episodio della saga, diretto da Simon Kinberg.
Siamo nel 1992. Gli X-Men vivono un periodo di relativa tranquillità grazie alla scelta del Professor Xavier di utilizzare i suoi migliori studenti in missioni di soccorso internazionale. All'improvviso, il Professore riceve la telefonata del Presidente degli Stati Uniti che lo avverte del fatto che un equipaggio è rimasto intrappolato in una navicella nell'orbita spaziale, in procinto di essere investita da una sorta di nube energetica. Il team composto da Ciclope, Jean Grey, Nightcrawler, Storm e Quicksilver accetta la missione, consapevole di rischiare la vita. Durante l'operazione di salvataggio, però, Jean Grey viene investita in pieno dalla tempesta solare. Incredibilmente, la ragazza riesce ad assorbire la straordinaria onda d'urto. Qualcosa in lei, però, è cambiato.
Dopo 11 anni, possiamo dire che l'attuale saga degli X-Men è arrivata a fine corsa. I personaggi sono invischiati in un vortice di serietà che non li aiuta e anche gli attori sembrano ormai poco convinti nelle loro interpretazioni. Dopo il clamoroso successo di Avengers: Endgame e del precedente Infinity War, qualsiasi cinecomic contemporaneo rabbrividirebbe al solo pensiero del paragone. E Dark Phoenix ne esce con le ossa rotte. Dal design dei personaggi alle motivazioni dei cattivi, ogni cosa appare abbastanza banale e minimalista. Una delle poche sequenze che, in fin dei conti, convincono è quella ambientato sul treno durante l'ultima mezz'ora. Finalmente, ogni eroe usa i propri poteri in modo intelligente e la gestione degli spazi è più che buona. Ma finisce tutto lì.
Desta curiosità il ritorno del marchio alla Marvel, pronta a rivitalizzare un franchise giunto alla sua fine.
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