Martedì 20 Settembre alle ore 20:45 al Cinema Massimo di Torino, la regista Florence Mauro presenta il documentario La scelta di Leone, dedicato a uno dei principali intellettuali e antifascisti del Novecento, Leone Ginzburg.
Nella Torino degli anni '20, un gruppo di compagni di liceo, composto da Norberto Bobbio, Vittorio Foa, Giulio Einaudi, Cesare Pavese e Leone Ginzburg, lotta contro l'ideologia fascista, trasformando le loro figure in fondamentali per la cultura italiana. Leone, futuro marito di Natalia, spicca da subito per la straordinaria precocità intellettuale e passione civile. Scrittore, traduttore, saggista e fondatore a 24 anni con Pavese ed Einaudi dell'omonima casa editrice di cui diventa direttore editoriale, è uno dei protagonisti dell'antifascismo con la sua intensa attività militante per cui pagherà con la prigionia, il confino, la tortura e la morte a neanche 35 anni.
Il racconto della parabola della sua vita diventa, per la regista, il contrappunto a domande che riguardano anche il nostro presente. «Al di là del racconto di una vita, il film propone problematiche profondamente universali e particolarmente attuali: l'essere giovani di fronte alla Storia, la lingua come atto identitario e politico, l'articolazione delle parole e del potere quando la Cultura e la Memoria di un Paese sono chiamati in causa». Grazie a una trama di foto, repertori d'epoca, documenti e luoghi, il film ricrea l'atmosfera dell'epoca in cui quel gruppo di diciassettenni ha saputo creare un'alternativa al fascismo e sa restituirne l'attualità unendo immagini d'epoca a immagini in bianco e nero della Torino di oggi, suoni del passato a conversazioni recenti con studiosi e docenti universitari. In questo suo legare passato e presente, il documentario riporta alla dimensione della memoria e della rielaborazione storica di un ventennio che ha segnato il futuro del nostro Paese. La regista, già autrice di un volume su Leone Ginzburg, ha detto: «Spero di rimettere, con questo film, una parte di storia al centro del dibattito, dibattito che, si sa, in Italia non c'è sempre stato».
Il documentario è prodotto da GraffitiDoc e Zadig per ARTE, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, e distribuito da Cinecittà Luce.
Per contatti: info@graffitidoc.it e ghigigiulia@gmail.com
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