Powered By Blogger

lunedì 13 novembre 2017

NEMESI

di Matteo Marescalco

*recensione pubblicata su Point Blank

(…) and I always sleep with my guns when you're gone
(…) when I'm all alone the dreaming stops
and I just can't stand


Nel cinema come atto di resistenza e di reincarnazione quale è Nemesi, un fondamentale punto di vibrazione del testo filmico è costituito dalla sequenza (auto-)ripresa dalla microcamera dello smartphone in cui (il fu) Frank Kitchen si rivolge allo spettatore e gli punta contro la pistola, poco prima di abbandonarsi ad un futuro tutto da costruire. «Change is gonna come!». Quindi, probabilmente, non abbiamo ancora sentito/visto niente? 

Tra le nebbie notturne di una luna che non lascia mai posto al sole, Frank Kitchen è un terribile killer a pagamento (incarnato dal corpo di Michelle Rodriguez, sacrificio in difesa dell'universo digitale di Pandora) che popola le confessioni della dottoressa Rachel Jane, ricoverata in un centro psichiatrico ed immobilizzata da una camicia di forza, a cui presta il volto Sigourney Weaver, madre per eccellenza delle contaminazioni post-moderne. Kitchen si aggira come uno spettro. È un fantasma che non lascia tracce e che nessuno ha visto, tanto da far credere all'analista Ralph Galen che si tratti di un mero parto immaginario di Rachel Jane, un semplice transfert delle sue insicurezze private. In realtà, il serial killer ha ucciso il fratello della dottoressa che, per vendicarsi, lo ha sottoposto ad un'operazione di cambiamento di sesso, ri-assegnando il suo ghost ad un nuovo supporto fisico.

*continua a leggere su Point Blank: http://www.pointblank.it/recensione/nemesi/

Nessun commento:

Posta un commento