di Matteo Marescalco
*recensione pubblicata su Master Professione Editoria e BookTelling: https://mastereditoria.unicatt.it/helgoland-carlo-rovelli/
“Il fatto che noi viviamo sul fondo di un profondo pozzo di potenziale gravitazionale, sulla superficie di un pianeta ricoperto di gas che gira intorno a una palla di fuoco nucleare appena 90 milioni di miglia più in là, e pensiamo che questo sia normale, è una certa indicazione di quanto distorte tendano a essere le nostre prospettive.”
Cosa accomuna Carlo Rovelli e Doctor Strange? È il mondo della fisica quantistica a consentire l’incontro tra l’accademico italiano inserito nella lista dei 100 migliori pensatori del mondo dalla rivista “Foreign Policy” nel 2019 e il più potente mago della Terra, partorito dalla fantasia di Stan Lee e Steve Ditko e più volte celebrato al Lucca Comics & Games. Nel suo Helgoland (edito nel 2020 da Adelphi), Carlo Rovelli prende per mano il lettore e lo conduce in un viaggio ai confini del mondo. L’isola che dà il titolo al libro ha ospitato i germi di una delle due più radicali rivoluzioni scientifiche del Novecento: la fisica quantistica. Nel mondo parallelo e isolato di Helgoland, nel giugno 1925 il giovane Werner Heisenberg ha elaborato una teoria misteriosa, paradossale e contraddittoria che ha entusiasmato Albert Einstein, Niels Bohr, Erwin Schrödinger e Max Born, accademici di caratura mondiale che hanno provato in tutti i modi a sistematizzare le sue conquiste.
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