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venerdì 28 luglio 2017

VENEZIA 74: SU COSA PUNTIAMO?

di Matteo Marescalco

Torna puntuale, con il progressivo avvicinamento alla prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, la nostra rubrica dedicata ai film del Festival che hanno attirato la nostra attenzione e che attendiamo con maggiore curiosità. Vi forniamo una lista di cinque titoli che magari non saranno al centro dell'attenzione del grande pubblico ma che, secondo noi, saranno più che meritevoli. Sorvoliamo su alcuni dei prodotti più attesi e procediamo alla scoperta di alcuni outsider (ma non solo)! Ovviamente, evitiamo di inserire in lista Mother! di Darren Aronofsky, Downsizing di Alexander Payne e Suburbicon di George Clooney che attendiamo con uno spropositato hype ma che, per ovvie ragioni, saranno al centro del dibattito pubblico per il tempo che ci separa dalla Mostra.

THE SHAPE OF WATER di Guillermo del Toro
Che del Toro sia uno dei maggiori autori contemporanei, i cui lavori sono sempre segnati da unaparticolarissima cifra stilistica in bilico tra realismo e fiaba, è innegabile. Altrettanto vero è che, negli ultimi anni, il cineasta messicano ha trascorso un periodo non al top della forma e che i fasti de Il labirinto del fauno non sono più tornati. The Shape of Water, in concorso ufficiale, promette una rinascita. Il ricco cast annovera personalità quali Michael Shannon, Sally Hawkins, Octavia Spencer, Michael Stuhlbarg, Doug Jones e Richard Jenkins. A metà tra La bella e la bestia e Il mostro della laguna nera (e Lady in the water, aggiungiamo noi), il film è una fiaba dark su una donna delle pulizie muta che stringe un particolare rapporto con una creatura che il governo statunitense sta studiando. Hype al massimo per questo ultimo progetto di Guillermo del Toro! 


JIM & ANDY: THE GREAT BEYOND. THE STORY OF JIM CARREY, ANDY KAUFMAN AND TONY CLIFTON di Chris Smith
Mai sufficientemente lodato, Jim Carrey potrebbe giungere al Lido di Venezia per presentare questo documentario dedicato al making of di Man on the Moon di Milos Forman, film che valse a Carrey il Golden Globe come migliore attore. In quel film, il comico americano veste i panni di Andy Kaufman. Sul rapporto tra i due sono circolate svariate leggende alimentate dalle personalità ai limiti di entrambi i personaggi. Il documentario ha immediatamente attirato la nostra attenzione e scommettiamo che non avrà troppe difficoltà a far parlare di sè. 

PIAZZA VITTORIO di Abel Ferrara
Arriva a Venezia come evento speciale anche l'ultima chicca del regista Abel Ferrara. Si tratta di un documentario dedicato ad uno dei principali centri di aggregazione multiculturale della Capitale. Nonostante la forte presenza di attività commerciali cinesi, Piazza Vittorio è una zona ancora in grado di cogliere l'attenzione di molti artisti (Abel Ferrara e l'attore Willem Dafoe abitano in quella zona). Lo consigliamo perchè lo sguardo di Ferrara non è mai banale ed il suo punto di vista su una zona ad alta densità abitativa come Piazza Vittorio potrebbe risultare particolarmente interessante e foriero di soprese.

SANDOME NO SATSUJIN (THE THIRD MURDER) di Kore'eda Hirokazu
Dopo aver presenziato all'edizione del Festival di Cannes del 2016 ed aver portato il suo After the storm in giro per l'Italia, in un tour di presentazioni che ha toccato Torino, Milano e Roma, Kore'eda Hirokazu debutterà alla Mostra del Cinema di Venezia con The Third Murder, thriller giudiziario alle prese con la nozione di verità e della sua irraggiungibilità. Shigemori, tra i migliori avvocati del Paese, è costretto a difendere Mikuma dall'accusa di omicidio. Mikuma era già stato condannato trent'anni prima per lo stesso crimine e confessa anche il nuovo omicidio. Quando sembra chiaro che l'uomo sarà nuovamente condannato, Shigemori inizia a sospettare che Mikuma non dica la verità. La delicatezza del tocco di Kore'eda alle prese con un thriller potrebbe creare impensabili cortocircuiti. Tra i papabili per la vittoria del Leone d'Oro. 


TUEURS di Jean-François Hensgens e François Troukens
Last but not least, un thriller belga nella sezione Cinema nel giardino. Il rapinatore Frank Valken ha appena realizzato un colpo magistrale senza alcun intoppo. O, quanto meno, questo è quello che crede. Lui e la sua banda si trovano, infatti, coinvolti in un affare criminale vecchio di trent'anni. Sembrerebbe che i folli assassini stiano per tornare. Lo consigliamo perchè i film di vendetta con le traiettorie che costruiscono ci interessano sempre, perchè potrebbe essere il degno erede di Tarde para la ira (presentato alla scorsa Mostra con critiche soddisfacenti) e perchè il cinema belga ha dimostrato, negli ultimi anni, di poter sfornare alcune chicche sorprendenti. 

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