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venerdì 9 dicembre 2016

THE ART OF THE BRICK

di Matteo Marescalco

Se c'è una parola che, questa mattina, alla conferenza stampa di presentazione di The Art of The Brick, è stata utilizzata più volte, si tratta, senza dubbio, di magia
A grande richiesta, dopo l'incredibile successo di pubblico dello scorso anno, con oltre 120.000 spettatori, torna all'Auditorium Parco della Musica di Roma dal 9 Dicembre al 26 Febbraio, la mostra The Art of The Brick

Sono tante le novità tra le oltre settanta sculture d'arte create con più di un milione di mattoncini LEGO, opere dell'artista statunitense Nathan Sawaya. Una mostra che la CNN ha proclamato come una delle dieci mostre da vedere al mondo e che ha già conquistato ogni luogo, da New York a Los Angeles, da Melbourne a Shanghai, da Londra a Singapore. 

Le opere esposte, di notevoli dimensioni, spaziano dalla figura umana tradizionale a quella in preda a trasformazioni fisiche. Notevole successo riscuotono anche i grandi classici dell'arte: La Gioconda di Leonardo Da Vinci, La ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer, La notte stellata di Van Gogh e L'Urlo di Munch. Fino ad installazioni imponenti come il T-Rex, costruito con oltre 80.000 mattoncini Lego.
La mostra comprende anche una zona interattiva che invita i partecipanti ad esprimere la propria creatività utilizzando i LEGO ed una serie di postazioni con console per divertirsi insieme. 

Durante la presentazione della mostra, abbiamo avuto l'opportunità di scambiare qualche battuta con Nathan Sawaya che, da avvocato di successo, ha deciso di dedicarsi alla propria passione perchè mi piace vedere le reazioni della gente alle opere d'arte create da qualcosa con cui hanno familiarità. Voglio elevare questo semplice giocattolo ad un ruolo che non ha mai occupato prima. Ancora, Sawaya ha concentrato la propria attenzione sulla magia della mostra e sulla sua sensazione di chiusura di un circolo tra genitori che guardano le opere d'arte e i bambini che giocano con i LEGO. Ogni artista utilizza uno strumento ed un materiale peculiare. Sawaya ha detto di aver scelto i mattoncini LEGO, oggetto infantile per eccellenza, per rendere l'arte accessibile a tutti, e per la sensazione di morbidezza nonostante le loro forme siano caratterizzate da angoli netti e definiti. 

Il percorso della mostra si snoda attraverso differenti sale: Sala Blu, Sala dei Ritratti, Lo studio
dell'artista, Condizione umana, I maestri del passato, Dinosauri, Giallo.
Vi consigliamo caldamente di visitare la mostra in compagnia dei vostri bambini, soprattutto durante il periodo natalizio, e magari di approfittare della pista da pattinaggio su ghiaccio costruita sul piazzale antistante l'Auditorium. Per vivere un Natale davvero magico!

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