Anno d'oro per la Walt Disney Pictures! Dopo Zootropolis, il 22 Dicembre arriverà nelle sale italiane anche Oceania, per emozionare e divertire famiglie e persone di tutte le età. Si tratta del 56esimo lungometraggio animato dell'azienda americana, uno dei migliori dell'ultimo periodo, quello della rinascita commerciale ed artistica con John Lasseter come nuovo direttore creativo. Questa volta, la direzione del film tocca a John Musker e Ron Clements, principali artefici del periodo d'oro degli anni '90 con La Sirenetta (1989), Aladdin (1992) ed Hercules (1997). La necessità di far convivere tradizione ed apertura al nuovo sembra già riflettersi nella scelta di affidare Oceania a Musker e Clements.
Protagonista di questa avventura d'animazione è una vivace adolescente di nome Vaiana, che si imbarca in una coraggiosa missione per salvare il suo popolo. Mentre suo padre vuole che lei segua le sue orme per arrivare, un giorno, a guidare il loro popolo, Vaiana è attratta dall'oceano. Agli abitanti dell'isola è propibito spingersi oltre la zona di sicurezza circoscritta dalla barriera corallina (il reef) eppure il mare aperto sembra chiamare Vaiana. Quando la sua isola viene minacciata da una terribile oscurità e dall'infertilità, la ragazza infrange le regole stabilite da suo padre e si imbarca verso un'epica avventura per salvare il suo popolo e trovare le risposte che ha cercato per tutta la vita. In questo suo viaggio, Vaiana verrà assistita da Maui, potente semidio alla presa con il proprio altrettanto potente narcisismo, e da Heihei, uno stupido gallo più inutile che altro.
Oceania è fondamentalmente un film di confini: il reef è una soglia naturale che non viene superata dagli abitanti dell'isola in cui vive Vaiana; allo stesso modo, il popolo sembra aver dimenticato il proprio passato da navigatori. In tal senso, è necessario non soltanto superare il confine naturale ma anche quello mentale che rappresenta per Vaiana e gli abitanti dell'isola il modo principale per l'affermazione della propria identità. Vaiana è la prima principessa Disney a non essere una vera e propria principessa: non si scontra con il padre per problemi sentimentali, sa già di essere la futura guida del proprio popolo che la accetta, tra l'altro, con serenità e partecipazione. Alla ragazza manca
un compagno maschile ma il film non ruota minimamente attorno a grossolane questioni di genere sullo scontro maschile-femminile. Vaiana lotta per restituire al proprio popolo la memoria che sembra aver perso e per modificarne la situazione sociale, per il proprio desiderio di conoscere e per spingersi oltre i propri limiti. L'amore familiare trionfa, accompagnato dalla nuova consapevolezza della necessità di ascolto di tutti gli elementi naturali e, in genere, del diverso. Infatti, la stessa resa dei conti con il nemico non avviene per mezzo di una lotta ma grazie all'astuzia e alla comprensione dell'altro la cui cattiveria è, spesso, solo di facciata.
Oceania è un perfetto prodotto di intrattenimento per il prossimo periodo natalizio che conferma l'assoluto predominio della Disney nel mondo dell'animazione ed il fatto che il cinema animato riesca sempre più a veicolare contenuti e stili che sono spesso irraggiungibili dal cinema in live action.
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