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domenica 23 ottobre 2016

JACK REACHER - PUNTO DI NON RITORNO

di Egidio Matinata

Un film di Edward Zwick. Con Tom Cruise, Cobie Smulders, Patrick Heusinger, Robert Knepper, Aldis Hodge, Danika Yarosh. Genere: Azione, Thriller, Drammatico. USA 2016. Durata: 118 Min

Susan Turner, maggiore dell'esercito che dirige la vecchia unità investigativa di Jack Reacher, viene arrestata con l’accusa di spionaggio e Reacher, consapevole della sua innocenza, deve aiutarla ad uscire di prigione e scoprire la verità dietro una grande cospirazione del governo per proteggere i loro nomi e salvare le loro vite. Fuggitivo dalla legge, Reacher scopre un potenziale segreto del suo passato che potrebbe cambiare la sua vita per sempre.

Il film di Edward Zwick è il sequel de La prova decisiva (2012), un ottimo action movie che aveva inaugurato un nuovo franchise e dato nuova linfa alla carriera dell’inossidabile Tom Cruise (perfettamente a suo agio nei panni del personaggio creato dalla penna di Lee Child nell’arco di quasi venti romanzi, nonostante una differenza fisica notevole: capelli biondi, occhi azzurri, più di cento chili di peso e quasi due metri d’altezza).
Scritto e diretto da Christopher McQuarrie (sceneggiatore, tra gli altri, de I Soliti Sospetti e Edge of Tomorrow, regista di Le vie della violenza), il film convinceva da ogni punto di vista: regia pulita ma mai banale, trama coinvolgente e articolata, personaggi costruiti e interpretati alla perfezione, tra cui spiccava il cattivissimo ‘Zek’ di Werner Herzog (oltre a Rosamund Pike, Robert Duvall, Richard Jenkins e David Oyelowo).
Purtroppo in Punto di non ritorno non avviene nulla (o quasi) di tutto ciò. McQuarrie è qui solo nelle vesti di produttore, e la sua mancanza si sente sia in fase di scrittura che nella regia; il film non è girato male, sia ben chiaro, ma si sente la mancanza del tocco in più, della pulizia e della precisione che rendevano grande ciò che poteva essere soltanto buono. Zwick ha sempre alternato prodotti buoni ad altri meno riusciti, senza creare una sua autorialità vera e propria, e in questo film riesce ad infondere una certa sciatteria che non giova in particolar modo nelle scene d’azione (confusionarie, sbrigative, piene di tagli di montaggio che le rendono troppo frammentarie).

La sceneggiatura non decolla mai; dopo il buon inizio che porta lo spettatore direttamente nel vivo della vicenda, assistiamo al vero incipit ritardato di qualche minuto, il quale però è troppo veloce nel presentare il personaggio di Susan e troppo lento per portare il film sulla via della trama principale.
Anche la svolta intimista, legata al personaggio della giovane Danika Yarosh, è tutto sommato banale e fuori luogo.
Cobie Smulders è un altro punto debole del film; nonostante abbia il fisico e la faccia tosta per farsi carico di questi ruoli muscolari, dimostra di non avere neanche il 10% del carisma di una Scarlett Johansson (The Avengers, Lucy), giusto per fare un esempio recente.
La cosa migliore del film rimane proprio Jack Reacher/Tom Cruise. Nonostante cerchino in tutti i modi di portarlo fuori strada, lui rimane una costante, una sicurezza.
Speriamo solo che questo Punto di non ritorno non rimanga un punto di non ritorno per la saga.

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