*recensione pubblicata per Point Blank
War Machine: 73 anni dopo aver marchiato i principali leader nazisti ed aver fatto detonare la Storia all'interno di una sala cinematografica, Brad Pitt torna in Europa nei panni di un ufficiale statunitense con l'obiettivo di reclutare altri “bastardi” per la sua nuova missione. Il territorio di guerra, stavolta, si è spostato in Afghanistan e Pitt interpreta il pluridecorato generale Glen McMahon, ispirato alla controversa figura di Stanley McChrystal, comandante delle truppe NATO in loco e rimosso dall'incarico un anno dopo a causa di un'intervista pubblicata da Rolling Stone, in cui McChrystal criticava aspramente l'amministrazione Obama.
McMahon è un uomo tutto d'un pezzo che ha conquistato i suoi successi sul campo, a differenza dei molti burocrati «che hanno ottenuto il loro potere con il fascino e la seduzione», convinto che sia necessario «costruire cuori e menti di un'Afghanistan libera e prosperosa (…) grazie all'azione dell'esercito, in grado di dare ordine nel caos della guerra».
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